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Il progetto CALLIOPE

Un ecosistema di competenze

Con oltre trenta partner aderenti, Calliope è un vero e proprio ecosistema di competenze trasversali e complementari.
Grazie al finanziamento ottenuto dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy (MIMIT) e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014 – 2020, le attività di ricerca traslazionale sono condotte attraverso un’infrastruttura tecnologica dotata di dispositivi IoT, reti 5G, HPC (High Performance Computing) e algoritmi di AI.
CALLIOPE consentirà, nelle aree oggetto di studio, il monitoraggio delle interazioni tra gli agenti ambientali, chimici e fisici, migliorando la capacità degli enti territoriali preposti di prevenire potenziali minacce sanitarie e di attenuarne gli effetti.
Immagine rappresentativa del progetto one health Calliope

CALLIOPE è un progetto strategico per almeno tre motivi:

Consente di creare un’infrastruttura tecnologica in grado di acquisire dati ed informazioni che attualmente non sono disponibili, e che saranno di supporto nel processo di decision making e di programmazione di misure e di investimenti

L’approccio scientifico, la tecnologia utilizzata e la metodologia adottata in termini di procedure e modalità di acquisizione dei dati sono tre elementi che consentiranno di creare una o più best practices in tale ambito e potenzialmente capitalizzare il know-how acquisito

Consente di sensibilizzare tutti gli stakeholders sul tema del One Health. Infatti, la ricerca è anche finalizzata alla disseminazione dei risultati, al trasferimento tecnologico e alla diffusione di conoscenza nei confronti della cittadinanza.

Contesto territoriale e
genesi del Progetto

CTE CALLIOPE rappresenta un ulteriore step all’interno di un percorso di cambiamento e di rinascita che la città di Taranto ha intrapreso da diversi anni e che ha origine da una programmazione strategica sensibile alle sfide della sostenibilità ambientale e sociale. Azioni mirate in aree come la circular economy, la blue economy e l’innovazione tecnologica, hanno consentito al capoluogo jonico di traguardare costanti e importanti risultati.

Il seal of excellence come European Digital Innovation Hub (EDIH) ricevuto dalla Commissione Europea, la realizzazione del primo impianto eolico offshore in Italia, la progettazione del Bus Rapid Transit, un sistema di trasporto totalmente elettrico il cui cantiere avrà inizio nel 2024, la certificazione slowfood del prodotto ittico tarantino, sono un esempio del percorso di cambiamento intrapreso nella direzione dell’ecologia e della sostenibilità. L’adozione di misure volte a favorire lo sviluppo e la diffusione dell’innovazione all’interno del territorio, hanno inoltre consentito alla città di Taranto di scalare la classifica ICityRank 2023, il rapporto stilato da ForumPA, che ha visto il capoluogo jonico passare dalla 79esima posizione del 2022 alla 37esima del 2023 in riferimento ai servizi digitali, ponendolo tra le 5 migliori città del mezzogiorno per punteggio.

La digitalizzazione dei servizi comunali, la realizzazione di Ecosistema Taranto ed il nascente Innovation District hanno contribuito all’ottenimento di tale risultato e lo faranno anche in futuro. Tutte queste iniziative hanno un filo conduttore comune, sono all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e del lavoro di squadra. La Casa delle Tecnologie Emergenti di Taranto è la rappresentazione per antonomasia di questi tre fattori ed è il risultato di un contesto unico, che si sviluppa anche grazie ad una cultura della collaborazione ormai radicata nel territorio jonico. Un importante risultato in cui il Comune di Taranto è il capofila di un Partenariato che conta oltre 30 Partner tra enti territoriali e nazionali, università, centri di ricerca, aziende e startup innovative che, insieme, collaborano per studiare l’interdipendenza esistente tra l’ambiente e la salute dell’uomo.